La consapevolezza emotiva del sapere sapore “Cura con le erbe, guarisci con i cibi” So Wen
a cura di Dott.ssa Carlotta Manescalchi
Questo accattivante argomento trova radici nella cosiddetta “medicina galenica”, che si fondava sulla teoria umorale , che è stata completamente abbandonata e che invece, a mio parere, aveva alcuni elementi di interesse e andrebbe riscoperta e valorizzata, ovviamente alla luce delle ultime scoperte scientifiche.
Le nuove frontiere della psiconeuroendocrinoimmunologia ci hanno infatti dimostrato che la nostra salute dipende dal dialogo incessante tra i vari sistemi dell’organismo umano. Tale dialogo avviene tramite meccanismi e “linguaggi” di varia natura che generano la nostra armonia intesa come salute ma anche il nostro conseguente stato di umore.
I due aspetti potrebbero essere rappresentati come un biao-lì , termine cinese per descrivere il concetto di interno-esterno. Il concetto del biao-lì nella spiegazione dell’ideogramma cinese, viene tradotta come un pezzo di seta dove non esiste confine tra il dritto e rovescio e dove la parte interna è arricchita con ricami pregiati che esaltano l’importanza dell’interno e dove l’esterno non è altro che la conseguenza.
Ho voluto far riferimento a questa immagine per sottolineare quanto lo stato emotivo che si manifesta (esterno) non possa essere separato da confini con lo stato di salute (interno) e quanto gli alimenti (esterno), influenzano l’interno (pensiero) perché tutto è inscindibile ed il corpo manifesta il qi in tutte le direzioni.
Il cibo è un bisogno primario per tutti gli esseri viventi. I primi uomini sicuramente basavano la scelta degli alimenti da consumare su riferimenti semplici come il colore, l’odore, il sapore. L’osservazione delle proprietà e degli effetti dei vari cibi nel corso dei secoli ha portato alla formulazione di una scienza dietetica complessa e articolata.
Ogni cibo possiede delle qualità che attraggono o respingono. Questi semplici fattori come colore e odore ci forniscono già delle informazioni importanti sulla qualità e l’appetibilità del cibo ancor prima della sua assunzione.
La medicina occidentale ha approfondito lo studio della struttura intima dei cibi, identificandone la componente chimica. La Mtc (medicina tradizionale cinese), al contrario studia il qi (energia degli alimenti) e la sua interazione con il qi dell’organismo fino a raggiungere gli organi, visti come raccoglitori dell’essenza energetica e consapevolezza custodita.
Gli alimenti possono influenzare gli equilibri nella struttura (xing) dell’organo stesso, che a sua volta influenza l’armonia mente-corpo. Nell’ottica della Mtc il sapore e odore sono l’energia o soffio (qi) che si libera dalla forma (xin). Anche la punta o radice di un alimento ha la sua differenza.
Ogni sapore, se assunto in quantità adeguata nutre l’organo associato. Se quel determinato sapore viene assunto in eccesso, va a ledere la forma stessa dell’organo perché la spinge al di là del suo equilibrio dinamico.
Ogni alimento indirizza il suo qi in una direzione in parte relativo alla natura e al sapore, in parte alla struttura intima del cibo stesso.
Esistono cinque sapori principali:
Dolce
I sapori dolci derivano dall’elemento terra ed apportano benefici alla milza. Gli alimenti in natura dolci rafforzano, apportano umidità e favoriscono la bonificazione dell’organo aiutandolo a superare gli stati di deficienza. La milza è legata al pensiero ed alla riflessione. Una giusta assunzione di questo sapore regolare memoria e pensiero riflessivo.
Acido
I gusti acidi derivano dall’elemento Legno ed influiscono direttamente sul fegato. I cibi acidi favoriscono le funzioni di assorbimento, contrazione e rottura delle molecole grasse.
Il fegato è legato emotivamente alla pianificazione, intuizione, azione, (aspetto mentale esterno, vita di relazione). Una scorretta assunzione di cibi acidi, comprime fino a bloccare la funzionalità dell’organo creando ira emotiva.
Piccante
I gusti piccanti trovano origine dall’elemento Metallo ed impattano direttamente il polmone contrastando la stagnazione e favorendo la libera circolazione dei flussi. Il polmone è legato alla tristezza , interiorizzazione, raccolta ed eliminazione di quello che non serve (porta del polmone: ano). Un’alimentazione troppo piccante consuma l’umidità crea calore al petto e contrasta la raccolta dell’energia data dal respiro.
Amaro
I gusti amari sono collegati all’elemento Fuoco e le loro caratteristiche si riflettono sul cuore. L’amaro direziona verso il basso e l’interno il qi del cuore ed evita stagnazione di liquidi e sangue. Se usato in eccesso indurisce i vasi ed è disidratante. Il cuore riflette gioia ideazione ,intelligenza ,consapevolezza (Chen). Un consumo eccessivo di amaro contrae emotivamente e fisiologicamente l’organo.
Salato
I sapori salati in natura traggono origine dall’elemento Acqua e sono strettamente collegati al rene. L’organo ha come caratteristica principale la solidità ed è per questo che ad esso è collegato il sapore salato che ha azione ammorbidente. Gli alimenti salati inumidiscono (bagnano leggermente) oltre ad avere caratteristiche ammorbidenti e detossificanti. Il rene è emotivamente legato alla volontà e alla paura.
Arrivati a questo punto per rendere visibile a voi lettori affezionati il ponte immaginario che collega l’approccio analitico della medicina occidentale che cura il sintomo, l’organo inteso come materia ma non il suo qi e quella orientale, che raccoglie e conserva a livello emozionale interpretando tutto in chiave analogica e sinergica può essere costruito attraverso l’osservazione di alcuni comuni sintomi e malattie qui riportati:
1. Eccesso di piccante amaro (es. tabagismo che viene unito al sapore piccante-amaro in Mtc in quanto la sua natura scalda e il suo sapore è amaro che porta verso il basso), con il tempo lede il polmone e indurisce i vasi.
2. Eccesso di cibi dolci porta al diabete, malattia sistemica che colpisce il sangue (milza) e danneggia la carne (ulcere, problematiche agli occhi, problematiche renali).
3. Eccesso di salato lede il rene e danneggia le ossa.
I cibi possono essere riassunti anche secondo la loro natura e non solo per la loro chimica nutritiva. La natura dell’alimento spiega l’azione che questo induce una volta ingerito. Qui di seguito vengono riportati alcuni esempi.
Natura : calda, umida, tiepida, fredda, fresca.
Esempio di cibi umidi: latticini (da evitare in caso di problematiche respiratorie perché aumentano l’insorgenza di ritenzione di liquidi e la comparsa di muco a livello respiratorio). Stessa cosa vale per la carne di maiale, arachidi, farina di frumento, dolci ecc.
Esempi di cibi freschi: mela, efficace in caso di acidità di stomaco (in Mtc calore di stomaco), sedano, lassativo contro la stitichezza ( in Mtc calore e disidratazione degli intestini), piselli, che se consumati d’inverno possono portare a diarrea e ritenzione di liquidi, consumati d’estate, rinfrescano dal caldo ambientale.
Concludendo possiamo affermare che non esiste medicina che escluda l’altra ma sicuramente esiste la possibilità di unire due modi di interpretazione e studio del corpo umano con le relative cause e sintomi di malattia.
La medicina occidentale cura il sintomo ma non la causa e non esercita di fatto alcun potere sullo spazio temporale che esiste tra salute e malattia. La Mtc approfondisce da secoli lo studio dei sintomi più impercettibili, l’inizio della disarmonia che porta poi l’organismo ad ammalarsi e ne previene l’insorgenza.
Solo unendo i due metodi riusciremo a raggiungere la salute dell’individuo e la lunga vita, intesa dagli orientali come una vita non longeva ma libera dalla malattia.